Un romanzo inusuale, appassionato e controcorrente dedicato al cantante dei Noir Desir Betrand Cantat. Le sue canzoni, liriche struggenti, dolorosa incarnazione del nostro tempo di emarginazione, rabbia, poesia e bisogno d'amore, la storia della sua relazione appassionata con Marie Trintignant e la tragedia di Vilnius dopo un violento litigio seguita dalla morte della donna che lui tanto amava e per la quale aveva abbandonato tutto, il carcere prima in Lituania e poi in Francia, il lento e faticoso tentativo di ricostruirsi una vita riprendendo a cantare con l'uscita di due nuove. Sulla tragedia di Vilnius sono stati scritti diversi libri, soprattutto in Francia, ma questo è senz'altro il primo romanzo che arriva ad abbracciare i più recenti fatti di attualità che hanno toccato Bertrand Cantat. Che evoca sempre odi laceranti e un amore che sfocia in venerazione fra i fan. Epica di un destino tragico, sotto forma di lettera interpolata da flash back sugli eventi giudiziari, le polemiche e i fatti, basato anche su alcune testimonianze di persone vicine al cantante, avute dall'autrice di prima mano, la storia ha lo stile carnale e appassionato tipico dei romanzi di Francesca Mazzucato, interpolata da brani delle sue canzoni, con ampia appendice di citazioni e la discografia del gruppo. Questo romanzo, è, in ogni caso, soprattutto una dichiarazione d'amore. D'amore vero. Una dichiarazione d'amore che scinde fra la creazione e il creatore, che si avventura nei territori della perdizione, del desiderio, dell'amour fou, di ciò che poteva essere e non è stato, del desiderio che si fa dolore.
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Giraldi Editore
Francesca Mazzucato